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Trento, 5 dicembre 2006
BOATO: DA ANDREOLLI PURA LOGICA DI LOTTIZZAZIONE
Il deputato dei Verdi attacca: «Così il segretario Ds indebolisce sia Pacher che Dellai»
da l’Adige di martedì 5 dicembre 2006

Le dichiarazioni del segretario provinciale dei Ds, Remo Andreolli, per il quale se la Margherita mantiene la presidenza della Provincia nel 2008 allora il sindaco di Trento nel 2010 dovrà essere ancora un diessino, fanno insorgere il deputato Marco Boato, presidente dei Verdi del Trentino.

«Leggo francamente allibito e sconcertato - scrive in una nota - le polemiche a mezzo stampa con cui si prenotano, con qualche anno di anticipo, le candidature alle principali cariche istituzionali, in una pura logica di lottizzazione partitocratica. È assolutamente evidente che parlare ora di candidature al Comune di Trento per il 2010 è un modo del tutto irresponsabile di indebolire indirettamente l’attuale sindaco di Trento e anche la vasta coalizione che lo sostiene».

«È altrettanto evidente – continua Marco Boato - che condizionare a questa ipotesi la ben più ravvicinata candidatura alla presidenza della Provincia autonoma di Trento è un modo di indebolire condizionare unilateralmente la figura di Lorenzo Dellai, che, a tempo debito, andrà rilanciata sulla base di un accordo politico e programmatico e non di non troppo velati ricatti reciproci. È infine ancor più evidente che queste candidature non sono appannaggio futuribile di un finora inesistente Partito democratico, ma dovranno essere espressione condivisa, collegiale e corresponsabile delle coalizioni del centro-sinistra autonomista».

Conclude il presidente dei Verdi: «Partito “democratico” o Partito oligarchico? Mi pare che si stia partendo davvero col piede sbagliato e in questo modo è facile inciampare e farsi male da soli».

  Marco Boato

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